Quello che rimane dentro le nostre vite

Ciao Giuseppe, prima di tutto grazie per l'aiuto che mi è arrivato attraverso le tue parole sempre gentili e di comprensione.

Che cosa ho rilevato nel tuo lavoro durante il seminario di Costellazioni della vita? Prima di tutto tanta comprensione profonda e partecipazione , se pur distaccata necessariamente per il ruolo di conduttore, dei passaggi psichici difficili, in cui ognuno dei partecipanti si è trovato e che ha dovuto affrontare.

Ho sentito poi  una buona capacità di ascolto e tanta pazienza, unite ad un'arte maieutica nel permettere alle persone di aprirsi e affidarsi.

L'altro aspetto che mi ha dato fiducia è stato anche il sentirti collegato ad un'energia che si richiama a Dio, all'universo, a qualcosa che è dentro di noi ma sta anche al di fuori, onde poter attingere forza e qualità spirituali, indispensabili, io ritengo, nel lavoro terapeutico e non solo.

Forse anche per questo il tuo utilizzo della tecnica della costellazioni mi è apparso meno freddo, rigoroso e più duttile di quello che avevo già sperimentato nel lavoro di altri conduttori.

Ho sentito in te cuore e affetto verso i partecipanti: qualità che hanno prodotto lo svilupparsi di energie positive, che hanno unito il gruppo, che mi hanno fatto bene e che ho riportato nel mio quotidiano.

Gli aspetti che invece un po' mi hanno annoiato sono stati il troppo tempo impiegato nelle spiegazioni teoriche e poi a volte la presenza un po' invasiva della musica, che in certi momenti avrei preferito anche più bassa di volume, ma sono questi, in definitiva, aspetti secondari, importante è quello che rimane dentro le nostre vite e che ci fa crescere e migliorare.

 

autore: 
Rita

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