Uno scatto in più di accettazione

Dopo la Costellazione della settimana scorsa mi sto domandando cosa mai è successo, visto che non ricordo quanto è stato detto, forse perché non l'ho sentito, ma ho ben chiara l'immagine di Laura in disparte, che non mi guarda e nasconde il suo volto, lontana da me, ma anche dai suoi fratelli.

Rafaele un po' distratto e svogliato come un adolescente in classe, che non ha voglia di studiare. Fabio il più attento, come cercasse di capire....(però Giovanni ha sempre quello sguardo attonito....) io ero tranquilla. Poi ho visto chi rappresentava me stessa, soffrire moltissimo. Guardandola non riuscivo a focalizzare il periodo e il motivo di questa sofferenza, ma più tardi parlandone, sei risalito a un certo anno che corrispondeva alla mia prima vera depressione. Come hai fatto?

Non ho avuto grandi comprensioni, né catarsi o ravvicinamenti, ho avuto comunque uno scatto in più di accettazione per le cose così come stanno, e i figli così come sono. Se Raf si annoia con me non ci posso far niente, se Laura non riesce a guardarmi non ci posso far niente, ma Fabio mi guarda con occhi interroganti e mi apre una porta.

Mi piacerebbe davvero, se tu vuoi, se puoi e se ti ricordi, che tu mi dicessi qualcosa in più di quello che ricordo io.

Alla fine della costellazione mi hai detto di comunicarti se cambiava qualcosa con i miei figli. Qualcosa è cambiato in effetti, anche se il processo era iniziato prima della settimana scorsa. Fabio mi aveva annunciato tempo fa, che voleva prendersi un periodo di riposo dal lavoro, per dedicarsi a se stesso, ed io gli ho dato tutta la mia gioiosa approvazione. Una decina di giorni fa voleva chiedermi qualche informazione, ma in un momento di calma e senza fretta.

Mi ha richiamato due sere fa. Sta facendo delle ricerche sulle Guarigioni e legge molto. Ha scoperto L. Hay, Deflesen e altri, è andato in Piemonte da uno strano guaritore, ed ora mi chiede informazioni perchè -dice- sono addentro a queste cose! Qui sta il miracolo. Sa di non sapere quasi nulla al riguardo, e ha voglia di conoscere.

A 2 anni dalla scoperta della malattia, dove mi aveva tappato la bocca dicendo: "Non rompere, trovo io la mia strada", ora mi chiede con fiducia un apporto alla sua ricerca che per ora è minima e solo teorica. Abbiamo parlato a lungo, la sua voce era calma e a volte perfino mi ascoltava. Vorrebbe saperne di più, soprattutto su guaritori 'strani' e fuori dalle regole, che abbiano avuto risultati positivi. Gli ho promesso un elenco dei metodi di cui ho letto o sentito parlare, e di quelli che ho sperimentato personalmente, comprese le Costellazioni.

Ti abbraccio Giuseppe, sempre grata per il tuo lavoro che fai con tanto amore e competenza.

autore: 
Lucia M.

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